A seguito del mio secondo soggiorno a Edimburgo vi voglio parlare del Premier Inn, albergo dove siamo state per tre notti fra il 6 e il 9 dicembre e dove ci siamo trovate benissimo.

Innanzitutto i costi piuttosto contenuti rispetto ad altri, e se prenotate come abbiamo fatto noi almeno un paio di mesi prima, siamo riuscite a risparmiare almeno 100 euro a testa. Per tre notti infatti, una double ci è costata 227€, meno di 76 euro a notte.

Ecco il link ufficiale dove effettuare la prenotazione, anche se a volte potrete trovare ulteriori offerte su Booking.com o Tripadvisor.

La zona è centralissima, Lauriston Place si trova infatti alle spalle di Grassmarket, a 10 minuti dal Castello e dal Royal Mile e non avrete bisogno di usare mezzi pubblici per visitare tutta la Old Town, e se avete un po’ di fiato per fare qualche scalinata e salita o discesa arriverete in meno di mezz’ora anche nella New Town, in Princes Street.

L’hotel è moderno e dotato di tutti i comfort, ma proverò a scendere nei dettagli per chi magari si aspettasse troppo o non fosse abituato a degli standard medi.

L’accoglienza è stata molto precisa e veloce, nonché simpatica (il receptionist era figlio di irlandese e di una veneziana e scherzava sul fatto che lui non conoscesse una parola di italiano). L’albergo è sicuro, la reception aperta fino alle 23, orario oltre il quale si può comunque entrare se si è in possesso della card “chiave” che permette l’apertura delle porte automatiche e dell’ascensore o porta delle scale.

La colazione è servita nel ristorante interno, il Thyme, dalle 6.30 fino alle 10.30 (11.30 nei weekend) e si paga in contanti o carta al momento (così non ci sono problemi di addebiti successivi finali), e servono anche la cena (solo cena attenzione). Si può scegliere fra continental o Full English breakfast. Ecco il menu, anche se noi abbiamo mangiato sempre fuori per cui non so farvi una recensione sulla qualità della cena.

La stanza era molto confortevole e calda, immancabile moquette e letto alto un metro da terra con piumone caldo caldo. Ben insonorizzata, nonostante sia su una strada piuttosto trafficata, si sentiva solo qualche sirena di passaggio, ma autobus e auto non si sentivano per niente. Appendiabiti “aperto”, due poltroncine, un mobile e sedia dove appoggiare qualche bagattella e l’immancabile kettle con té, zucchero, caffé. Ecco, qualche bustina di té e zucchero in più non sarebbe guastata, questo sì, erano contati due al giorno per due persone ehhe. Bagno moderno e pulito, con dispenser a muro per il sapone da mani e da doccia (niente cuffia né balsamo o omaggi da portare via). Ecco, forse ho capito in cosa economizzano per far rientrare i costi risparmiati sul prezzo!

Per il resto non ho niente da ridire, anzi, abbiamo avuto anche una bella fortuna, la stanza 504 al quinto piano aveva una visuale da mozzare il fiato, con alba e tramonto a favore, verso sud sui Meadows.
La prima sera abbiamo avuto anche un piccolo fuori programma, con un allarme antincendio scattato alle 21 di sera, dopo che ci eravamo appena appisolate per la stanchezza della giornata. Siamo scese a piedi dal 5° al primo, in pigiama ma con scarpe e cappotto. Tempo di arrivare giù che erano già arrivati i pompieri (davvero impeccabili sotto questo punto di vista). Per fortuna era solo un ospite che aveva osato fumare in camera: avrà pensato “col cacchio che esco fuori a fumare con sto vento!” visto il tempo veramente funesto incontrato il primo giorno con venti a 30km/h che non ci hanno fatto dormire tutta la notte.
Ecco, forse una stanza ai piani bassi avrebbe “fischiato” di meno, ma meglio una notte con gli occhi socchiusi e avere la visuale che ci siamo godute dalla finestra. Notare, vicino alle finestre c’è tanto di bollino in cui si spiega che anche  il minimo sbuffo di fumo avrebbe fatto scattare l’allarme antincendio, pertanto di non fumare assolutamente in stanza, pena una multa da 100 sterline. Quella sera sicuramente le casse dell’albergo hanno fatto un bell’incasso. Comunque sia tutto finito nel giro di pochi minuti, per sicurezza ci hanno trasferiti nella hall del Novo Hotel di fianco al nostro, dove ci hanno accolti con gentilezza, ma neanche il tempo di sedersi che potevamo rientrare in stanza: i vigili avevano appurato (piuttosto facilmente devo dire) la puzza di fumo da sigaretta proveniente dal primo piano.

Mia nota: stessa cosa mi è successa l’estate scorsa a Rimini (che sfiga direte voi!) solo che lì la fifa mi è rimasta addosso un po’ di più, visto che di vigili neanche l’ombra. Per carità, se si è coscienti che il problema era solo una sigaretta va bene, ma a me l’angoscia era rimasta per quella notte e quelle a venire, e non vi dico mia figlia di 4 anni!

Infine il check-out, molto veloce: lasci la carta e saluti se c’è qualcuno in reception, altrimenti, come da cartello, puoi andare e chiamarti anche un taxi da solo con l’apposito pulsante. Figata. Anche lì la velocità ci ha stupiti, neanche il tempo di rispondere alle domande sul nostro soggiorno, ci siamo sedute nella hall, e il tassista (in maniche corte nonostante i -1°C) era già venuto a chiamarci da fuori.

Riassunto: se cercate il lusso non fa per voi, ma per una comoda vacanza dotata di tutti i comfort base, ci sta eccome 🙂 Consigliatissimo

 

Informazioni sull'autore

Madre e moglie, webdesigner e appassionata di UK, in particolare la Scozia ed Edimburgo. Libri fantasy, serie tv, musica completano il profilo delle mie principali passioni, ma non solo. Ho scritto il libro Lovin'Edinburgh, diario di una sognatrice che dà il titolo a questo blog.

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