La cura della felicità è un libro che mi ha conquistata da subito. L’ho preso perché seguo Alice da qualche anno ed ero curiosa di poter leggere il sunto della sua filosofia in un libro. Mi ha pienamente soddisfatta.
Innanzitutto partire con la storia che è stato il fulcro della sua rinascita è un metodo narrativo che ti conquista perché riesci ad empatizzare e a ritrovarti in lei, anche se solo in alcuni punti. Mi sono ritrovata in tutti i passaggi che ha spiegato, forse perché in passato anche io ho avuto un momento di rinascita che ha coinciso con il mio momento più buio, quando soffrivo di ansia e attacchi di panico (di cui parlo, anche qui con una rinascita, nel mio libro “Lovin’Edinburgh“). Ma ci ho messo più anni di lei ad arrivare alle sue stesse conclusioni e posso dirlo, sono fiera di sapere che queste conclusioni hanno un nome, portate avanti da filosofi, monaci buddisti e psicologi. Un libro che consiglierò a tutte le mie amiche, sia che abbiano superato o meno un momento buio, o che stiano ancora vagando alla ricerca della felicità come mito dell’era moderna, quando invece è dentro di noi e a portata di mano.
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